Mercoledì, 09 Marzo 2016 09:27

La Gilda degli Insegnanti di Parma: "Professori di musica "cacciati" dal Bertolucci"

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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa della Gilda degli Insegnanti su i Professori di musica "cacciati" dal Bertolucci di Parma: "Il Partito Democratico faccia "mea culpa": la Buona Scuola è solo sadismo e autoritarismo".

Parma, 9 marzo 2016

Il fatto che decine di docenti da tanti anni assunti con una continua reiterazione di contratti a tempo determinato, quindi sfruttati dallo Stato per il quale tuttora stanno lavorando, sono esclusi dall'ultimo bando di concorso per il reclutamento di nuovi insegnanti, dimostra tutto il sadismo con il quale il partito di governo tratta i docenti. Questo a Parma lo si denota principalmente al Liceo Musicale Bertolucci che rischia seriamente di vedere compromessa la continuità didattica futura, in quanto con questa decisione autoritaria verranno cacciati via tutti gli insegnanti creando un danno al futuro percorso artistico degli studenti.

Assai curiosamente i parlamentari del Partito Democratico di Parma adesso fingono di ascoltare, sono gli stessi che hanno eseguito gli ordini del loro capo e non le istanze del territorio sostenendo la legge capziosamente denominata "Buona Scuola". Agli opportuni livelli istituzionali dovevano avviare un confronto e trattative formali con le rappresentanze dei docenti italiani, che a differenza loro, ancor oggi vengono elette senza l'uso di discutibili sistemi di scelta.

Nella speranza di un loro ravvedimento, seppur tardivo, è opportuno che i docenti, insieme alle loro famiglie, unitamente a quanti hanno a cuore le sorti della scuola ed il prestigio professionale dei docenti, reagiscano punendo duramente il Pd in termini di consensi anche a livello locale non votandolo alle comunali di: Borgotaro, Felino, Polesine Zibello, Traversetolo , Busseto, Fontanellato, Neviano, Sala Baganza e San Secondo.

Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti tal fine precisa: "Noi non facciamo politica siamo apartitici ma non possiamo rimanere inerti di fronte a chi ci maltratta. Nel nostro territorio oltre a tutti i guai della riforma, scontiamo anche un'evidente inefficienza dell'Ufficio Scolastico Regionale fatti di cui chiediamo spiegazione alla politica".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)