Martedì, 23 Aprile 2013 13:34

Il Museo Archeologico Nazionale di Parma è il più visitato nel 2012

Scritto da

di Giulio Bigliardi -

Parma, 23 aprile 2013 -

Il Museo Archeologico Nazionale di Parma è stato, per il secondo anno consecutivo, il più visitato tra i musei statali della regione. Con ben 19.348 visitatori ha aumentato del 20% il numero di visitatori del 2011 e ha superato il proprio record fermo al lontano 2001.

 

In generale, i quattro Musei nazionali e le tre aree archeologiche gestite direttamente dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna hanno registrato un incremento che sfiora il 9% rispetto al 2011 (61.280 visitatori), ma che registra un più 19% se confrontato con la media del periodo 2001-2011 (55.951). Era dal 2002 che non si registrava un'affluenza di pubblico così alta, con un minimo storico di 45.000 presenze nel 2005 dovuto alla riforma scolastica che, eliminando l’insegnamento della Storia antica nelle scuole medie, ha provocato il crollo dei visitatori di musei e zone archeologiche. 

Da allora i Musei Archeologici Nazionali di Parma, Ferrara, Marzabotto e Sarsina e le aree archeologiche di Veleia, Classe e Russi hanno registrato un lento ma costante recupero di pubblico, fino all’ottimo risultato del 2012, con 5.339 visitatori in più rispetto al 2011. La performance più eclatante è quella del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara che, con i suoi 18.954 visitatori, rispetto all’anno scorso incrementa il pubblico del 26%.

Tengono bene l’Antiquarium e area archeologica di Veleia (PC) e la Villa Romana di Russi (RA), che chiudono l’anno con un numero di visitatori pressoché invariato, mentre registrano un lieve calo il Museo Archeologico Nazionale di Sarsina (FC), con 511 visitatori in meno, e il Museo Nazionale Etrusco e annessi scavi di Marzabotto (BO), che perde un 10% rispetto all’anno scorso.

“Il risultato raggiunto – commenta soddisfatto il Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Filippo Maria Gambari - premia gli sforzi di tutto il nostro personale e dei tanti enti locali, volontari e collaboratori che ci hanno affiancato con vero entusiasmo e autentica passione, confermando ancora una volta la grande attrazione dell’archeologia emiliana anche in periodi di investimenti limitati. Nel ringraziare tutti, cercheremo di moltiplicare gli sforzi anche in questo 2013 che oltretutto festeggia il 22° centenario della strada consolare romana che dà il nome alla nostra regione, quella Via Emilia tracciata nel 187 a.C.” (fonte MiBAC).