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Mercoledì, 30 Dicembre 2020 06:48

Inchiesta Svoltare Onlus: le reazioni

E' stato come un fulmine a ciel sereno la notizia delle accuse di peculato rivolte dagli inquirenti nei confronti di Simone Strozzi, direttore di Svoltare Onlus di Parma. Le reazioni a Parma.

Pubblicato in Cronaca Parma

Corruzione, falso, truffa e peculato: i carabinieri di Parma hanno dato esecuzione a una misura cautelare, conseguente a un'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Parma, nei confronti dei vertici del Comune di Polesine-Zibello. Sequestrati 40.000€.

Di LGC 23 ottobre 2018 - Diversi i soggetti coinvolti a vario titolo nel terremoto giudiziario che ha colpito il Comune di Polesi Zibello. Oltre a Andrea Censi, posto agli arresti domiciliari, sono stati colpiti da misure cautelari anche altri 3 ruoli apicali dell'amministrazione comunale.

Come confermato dal Procuratore Capo Alfonso D'Avino, in occasione della conferenza stampa odierna, anche i responsabili di alcune attività, che hanno disposto servizi a favore del Comune, sono sotto indagine e un imprenditore Avicolo della zona, favorito in occasione dell'ampliamento dello stabilimento, è stato chiamato a rispondere del reato di corruzione.

Un'indagine molto complessa, condotta dalla stazione locale dei Carabinieri, e coordinata dalla Procura di Parma, che ha preso avvio nel 2016 sulla base di una serie di "voci di corridoio".
"Colpisce di questa vicenda, dichiara il Procuratore Capo Alfonso D'Avino, come sottolineato dal GIP, l'uso della struttura comunale come fatto personale e lo si capisce da tutta una serie di atti pubblici e un uso indebito e continuativo di mezzi dell'amministrazione."

Corruzione, falso, truffa e peculato, questi i reati contestati. Addirittura sarebbero decine la delibere falsificate, mentre alcuni contributi, destinati a enti privati del territorio, sarebbero stati, in parte destinati a ulteriori terzi soggetti creditori "privati" di uno dei soggetti coinvolti.

Insomma una massa di operazioni che non potevano passare inosservate tant'è che alcuni dipendenti "infedeli" sarebbero stati "isolati".

Andrea Censi è uno degli amministratori provinciali da più tempo in carica, prima venne eletto Sindaco di Zibello, quindi di Polesine e infine primo cittadino dei due Comuni giunti a fusione.

 

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Pubblicato in Cronaca Parma
Giovedì, 26 Luglio 2018 11:06

Sulla vicenda della Polizia Municipale

Riceviamo e pubblichiamo - "L'indignazione dei Sindaci della Val d'Enza, in merito all'indagine della Magistratura sulla Polizia Municipale, ha dell'incredibile.

E' incredibile e vergognoso che, se le gravissime accuse dovessero venire confermate, solo ora si sveglino da un lungo letargo durato, a quanto sembra, ben otto anni. Eppure di segnali ne avrebbero avuti a dismisura ad iniziare da una incessante ed anomala richiesta di mobilità in uscita, così come da candidati che seppur vincitori di concorso rifiutano il servizio scegliendo altre realtà.

Ma questa vicenda evidenzierebbe, in maniera eclatante, un castello di sabbia costruito ad arte da loro stessi e si evince dalle dichiarazioni che in questi giorni hanno rilasciato.

"L'Unione Val d'Enza definisce il programma e gli obiettivi del corpo unico di polizia municipale. Come raggiungere quegli obiettivi spetta al responsabile" afferma Paolo Colli ex Presidente dell'Unione dimenticandosi che è da loro nominato in modo fiduciario: come lavarsi le mani a delle doverose responsabilità politiche ed amministrative.
Le stesse responsabilità che in questi anni tutti i sindaci hanno cercato e voluto delegare ad una entità poco democratica (l'Unione è un ente di secondo livello senza un'elezione diretta, democratica e rappresentativa, dei cittadini degli otto comuni).

Questa sarebbe, se tutto venisse confermato dal procedimento giudiziario, la dimostrazione di una mancanza di controllo politico ed amministrativo di tutte quelle funzioni, a diretto contatto con il cittadino, che sono state dirottate, svuotando i Comuni, all'Unione.

Oggi l'Unione dei Comuni è una sovrastruttura utile solo per avere finanziamenti, ma abbandonata ad una gestione tecnicista senza nessun controllo diretto della politica e quindi del bene comune di tutti i cittadini.
Altro che indignazione, dovrebbero essere perseguiti per una visione dell'amministrazione della cosa pubblica distorta e poco lungimirante.
Al prossimo Consiglio dell'Unione dei Comuni della Val d'Enza, come gruppi di minoranza, presenteremo un ordine del giorno per la costituzione di una commissione d'indagine amministrativa, strumento previsto dallo statuto.

E' un atto dovuto per trasparenza, informazione e per tutelare il corpo della polizia municipale. La commissione avrà compiti che non si sovrappongono a quelli di indagine affidata agli organi inquirenti per la verifica dei reati. Questa commissione servirà ad appurare il tema degli eventuali mancati controlli amministrativi all'interno del corpo della polizia municipale e delle ipotetiche mancanze che potrebbero aver creato problemi di funzionamento e hanno arrecato gravi danni di immagine al servizio.

I cittadini della Val d'Enza si aspettano azioni concrete per capire i fatti e porne rimedio, e l'istituzione di una commissione d'inchiesta risponde a tutto questo. La scelta dipende dalla maggioranza del PD in unione: avranno il coraggio di mettersi in discussione e accettare il confronto istituendo la commissione? o pavidamente la bocceranno gongolandosi nella loro autoreferenzialità?

Il rinnovamento e il radicamento sul territorio passa anche attraverso la chiarezza e la coerenza: vedremo cosa diranno e cosa faranno!

I Consiglieri dell'Unione Val d'Enza
Maurizio Vergallo "Bibbiano Bene Comune"
Natascia Cersosimo "Movimento 5 Stelle"
Marco Bertolini "Gattatico Bene Comune"

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia