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Parma, 5 agosto 2022 - Ieri sera, alle ore 19.50 circa, il personale delle Volanti della Polizia di Stato è intervenuto, su disposizione della Sala Operativa 113, in via Mazzini in quanto era stata segnalata la presenza di un uomo, con un cane di razza pitbull al seguito, che infastidiva i passanti, rendendosi molesto.

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Nell’ambito del piano di Controllo Integrato del Territorio, in esito ad una attività svolta in collaborazione tra Polizia di Stato e Polizia Locale, il 21 ottobre scorso, sono stati emessi dal Questore di Modena cinque DASPO urbani nei confronti di altrettanti soggetti, che a seguito di reiterate condotte impedivano la libera accessibilità di luoghi urbani in violazione dei divieti di stazionamento o di occupazione degli spazi ivi previsti.

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Attività di prevenzione e repressione della Polizia di Stato.

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Parma  26 novembre 2020 – Prime applicazioni nel territorio della nostra provincia per l’istituto del divieto di accesso urbano, più conosciuto dalla cronaca come D.A.S.P.O. Urbano.

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Sabato, 31 Marzo 2018 09:47

Emesso un DASPO urbano

Nell'ambito del contrasto al fenomeno particolarmente fastidioso dei parcheggiatori abusivi all'interno dell'area del Policlinico e limitativo della libertà dei cittadini - che in taluni casi sono costretti ad aderire alle illegittime richieste nel timore di ritorsioni o scegliere aree diverse per la sosta del proprio veicolo - nella giornata del 30 marzo, la Divisione Polizia Anticrimine ha emesso un provvedimento di DASPO URBANO nei confronti di un cittadino rumeno del '79.

Il cittadino comunitario, in diverse occasioni, è stato sorpreso nei pressi dell'area del policlinico e dei poliambulatori dagli equipaggi dell'UPGSP e del locale posto di Polizia, mentre esercitava abusivamente l'attività di parcheggiatore.

Per l'esercizio abusivo dell'attività di parcheggiatore è stata contestata al cittadino rumeno la violazione dell'articolo 7 del Codice della Strada, che prevede il pagamento di una sanzione pecuniaria da 1.000 a 3.500 euro e la confisca delle somme di denaro illecitamente percepite.

La recidiva delle condotte illecite, inoltre, ha fatto scattare l'emissione del DASPO URBANO, che prevede appunto, nei suoi confronti, il divieto di accesso per 6 mesi all'area del locale Policlinico e nelle zone adiacenti.

L'attività istruttoria è stata svolta dalla Divisione Polizia Anticrimine, nell'ambito delle misure di prevenzione, per arginare quei fenomeni di illegalità che creano senso di pericolo e insicurezza tra i cittadini in attuazione della legge Minniti sulla sicurezza urbana.

Al vaglio dello stesso ufficio sono gli ordini di allontanamento della stessa area emessi dalla Polizia Municipale e dalle altre Forze di Polizia.

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Il Questore di Modena ha vietato per due anni ad un cittadino extracomunitario di accedere nell'esercizio pubblico innanzi al quale era solito spacciare sostanze stupefacenti e di stazionare nella zone adiacenti.

Si tratta per la Divisione Polizia Anticrimine della Questura, diretta dalla Dott.ssa Maria Laura Barbera, del primo caso di applicazione della misura prevista dall'art. 13 del Decreto Legge 20.2.2017 n. 14 (disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città) nei confronti di chi – sussistendo ragioni di sicurezza - è condannato con sentenza definitiva per vendita o cessione di sostanze stupefacenti all'interno o nelle immediate vicinanze di locali o pubblici esercizi.

P. E. 36 anni nigeriano, domiciliato a Parma, è stato arrestato il 3 agosto dello scorso anno dalla Squadra Mobile di Modena per spaccio di eroina e cocaina nelle adiacenze di un negozio etnico di via Crispi la cui attività, come si ricorderà, fu immediatamente sospesa per quindici giorni.

Condannato per tale reato a due anni di reclusione con sentenza divenuta esecutiva lo scorso aprile, P.E. non potrà per un biennio accedere all'interno dell'anzidetto esercizio né stazionare in via Crispi, via Nicolò l'Abate, via Mazzoni, piazza Dante nonché nei locali interni ed esterni della stazione ferroviaria di Modena.

Il destinatario del provvedimento annovera in passato altre due condanne per reati in materia di stupefacenti nel novembre 2012 e luglio 2013.

(In foto la dirigente della Questura di Modena, dottoressa Maria Laura Barbera)

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