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Giovedì, 30 Ottobre 2014 16:40

Halloween accende la zucca

La tradizione della festa di Haloween, con i consigli della Confederazione Italiana Agricoltori di Reggio Emilia per la scelta delle varietà per l'intaglio e per la cena della notte di Halloween -

Reggio Emilia, 30 ottobre 2014 -

E' arrivata già da qualche anno la moda della celebrazione di Halloween, una festa di origine celtica che ha preso piede soprattutto negli Stati Uniti, ma appunto, è arrivata fino a noi. La ricorrenza è una festività anglosassone che trae le sue origini da radici celtiche che ha assunto negli Stati Uniti le forme accentuatamente macabre con cui oggi la conosciamo e che si celebra la notte del 31 ottobre. La parola Halloween rappresenta una variante scozzese del nome completo All-Hallows-Eve, cioè la notte prima di Ognissanti.

E' la zucca il simbolo di questa festività. In essa vengono intagliati volti più o meno minacciosi illuminati da candele. Gli irlandesi inizialmente utilizzavano rape intagliate e altre verdure di stagione con la candela accesa dentro, per ricordare la leggenda e anche per tenere lontani gli spiriti maligni. La tradizione voleva che questa lanterna "vegetale" - con il ghigno beffardo del tenebroso Jack'o'Lantern - venisse collocata sulla soglia di casa per tutta la durata di Halloween, la notte in cui gli spiriti escono dalle loro tombe.

Quando arrivarono in America, gli irlandesi, al posto delle rape, iniziarono a intagliare le zucche, dopo essersi resi conto che erano più morbide e facili da lavorare, e che nel nuovo continente erano molto più abbondanti. Secondo la cultura tradizionale di molte località italiane, comprese zone della nostra regione, la notte del Giorno dei Morti le anime dei defunti tornerebbero dall'aldilà effettuando delle processioni per le vie del borgo. In alcune zone, come nel mondo anglosassone in occasione della festa di Halloween, era tradizione scavare e intagliare le zucche e porvi poi una candela all'interno per utilizzarle come lanterne.

La zucca -sottolinea la Cia- è di origine americana. Insieme alla patata e al pomodoro è stato uno dei primi ortaggi importati dopo la scoperta dell'America. La coltivazione nazionale copre complessivamente una superficie di circa duemila ettari e interessa soprattutto la Lombardia (Mantova, Cremona, Brescia) e l'Emilia-Romagna (Ferrara, ma anche la Bassa reggiana ha una tradizione, e Reggio vanta una varietà 'autoctona' denominata "Cappello da prete").

Per l'occasione della festa del 31 ottobre -ricorda la Cia reggiana- è consigliabile orientarsi sulla Cucurbita maxima varietà Halloween. Questa zucca particolarmente usata per la festa di Halloween è perfettamente indicata per la cucina, ma è anche molto tenera e si presta quindi alle lavorazioni richieste nell'occasione: svuotamento ed incisione. Se invece si preferisce farne dei tortelli "di zucca" che è un primo piatto tipico della nostra pianura, meglio altre varietà, tra le quali la Mantovana, l'Americana e la Violina; tra queste spicca la suddetta "Cappello da prete", che però è rara, tanto da dover essere adottata dagli "agricoltori custodi" della biodiversità. Per la scelta della zucca al giusto grado di maturazione, preferire quelle con picciolo secco e colore non lucido.

(Fonte: ufficio stampa Cia di Reggio Emilia)

Hanno approfittato della psicosi dei clown picchiatori per giustificare un ritardo a scuola: adolescenti nei guai. I carabinieri proseguono le indagini su procurato allarme. I militari temono numerose emulazioni con l'approssimarsi di Halloween. Per questo hanno avviato attività di dialogo nelle scuole con gli adolescenti, dove la psicosi del fenomeno è maggiormente avvertita.

Reggio Emilia, 20 ottobre 2014 – di Ivan Rocchi

Non erano stati aggrediti da una banda di clown mentre stavano andando a scuola. Alla fine i giovani studenti hanno confessato di aver usato questa scusa per giustificare il ritardo. I Carabinieri hanno così concluso l'indagine sull'unica aggressione da parte di pagliacci picchiatori che sia stata denunciata nel nostro territorio.

Ma, bisogna dirlo, a Reggio e provincia ormai è clown-mania. Dall'inizio di ottobre, in tutta Emilia, i Carabinieri sono subissati di telefonate di adolescenti e genitori, che raccontano che un loro conoscente avrebbe visto o avrebbe avuto a che fare con persone mascherate da pagliaccio che aggredivano i passanti.

Secondo i Carabinieri si tratterebbe di uno scherzo, che si è diffuso attraverso la Rete, social network e whatsApp. Ma anche attraverso il territorio, precisamente da Modena. Nei video prodotti dai ragazzi, delle specie di candid camera, le vittime si ritrovano davanti dei clown, che utilizzando dei manichini simulano efferati delitti, per poi inseguire i testimoni.

Ora c'è il rischio concreto che il fenomeno si propaghi ancora di più. Halloween è ormai alle porte e i Carabinieri temono che dei ragazzini possano travestirsi e fingere aggressioni, rischiando di essere aggrediti. Infatti, segnalano i militari, alcuni cittadini starebbero proponendo su internet delle ronde anti-clown.

Visto l'approssimarsi di Halloween, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia hanno deciso di recarsi nelle scuole per aprire un dialogo con i più giovani, tra i quali il fenomeno ha preso maggiormente piede.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia
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