Mercoledì, 04 Marzo 2015 12:29

Il caso Parma calcio coinvolge anche i vertici locali della Guardia di Finanza In evidenza

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Per la Procura i vertici locali della Guardia di Finanza avrebbero ritardato l'inchiesta sul dissesto della società. Vertice in Comune con presidente dell'Associazione Italiana Calciatori (AIC), e una delegazione dei giocatori del Parma -

Parma, 4 marzo 2015 -

La bufera che ha investito il Parma calcio ora si sposta sul comando provinciale della Guardia di Finanza, che vede i vertici locali sotto inchiesta per omissione di atti d'ufficio, come riportato sul sito online della Gazzetta di Parma.
Il comandante provinciale, colonnello Danilo Petrucelli, e il vice, capo del Nucleo di polizia tributaria, tenente colonnello Luca Albanese sarebbero infatti stati sollevati dagli incarichi, quindi non rientreranno più negli uffici della caserma di via Torelli. Secondo la Procura,  avrebbero ritardato a far partire l'inchiesta sul dissesto della società.

Incontro tra il sindaco, Tommasi e i calciatori -

Damiano Tommasi, presidente dell'Associazione Italiana Calciatori (AIC), e una delegazione dei giocatori del Parma sono stati ricevuti dal sindaco Federico Pizzarotti in Municipio, assieme all'assessore allo Sport Giovanni Marani. All'incontro di ieri sono intervenuti anche i giocatori della squadra crociata Alessandro Lucarelli, Massimo Gobbi e Mattia Cassani, accompagnati da Mirco Levati.

"La nostra volontà e quella dei giocatori - si legge nella nota - è di riprendere a giocare e arrivare in fondo alla disputa del Campionato. Naturalmente per farlo occorre che si creino le condizioni necessarie. In questi giorni la squadra continua a fare il suo lavoro e a prepararsi, ma l'incontro di oggi non poteva dare risposte definitive, è stato necessariamente interlocutorio in vista dell'assemblea di Lega di venerdì" - ha affermato all'uscita del vertice Damiano Tommasi.

Sul futuro immediato anche il sindaco non si sbilancia: "Manenti dovrebbe giocare il suo ruolo di presidente - ha affermato Pizzarotti - se fosse serio starebbe già trattando per aprire lo stadio domenica, purtroppo non ci siamo ancora sentiti. Su una cosa ha ragione: non tocca a me trattare la cessione del Parma ed è appunto quello che non farò. Io mi preoccupo perchè la squadra è un patrimonio della città, faccio il massimo che posso fare per tenere insieme tutti gli interlocutori. Anche in questi giorni mi sono sentito con Tavecchio e Beretta. Tocca ad altri mettere risorse che servono per aprire lo stadio domenica, il Comune non può far altro che metterlo a disposizione. Mi chiedete se si gioca? Ora come ora posso dire che le probabilità sono al 50%. Il nostro obiettivo è quello di arrivare al 19 marzo, l'intervento del Tribunale sarà necessario ma sarà importante garantire la continuità per sperare di assicurare al Parma un futuro dignitoso".