Sono stati tre gli arresti scaturiti da una serie di controlli antidroga messi in atto nel Parmense, nel periodo compreso tra la sera della vigilia di Natale e il giorno Santo Stefano. In tutti e tre i casi è stato disposto il processo per direttissima: sull’Asolana i carabinieri di Colorno hanno fermato un’auto con tre giovani a bordo, che alla vista dei militari hanno manifestato un evidente nervosismo, uno di loro aveva addosso 45 grammi di hashish.
I militari lo hanno dovuto trattenere in stato di fermo, si tratta di un giovane albanese, il quale prima che iniziasse il processo per direttissima ha chiesto al Pm Antonella de Stefano di patteggiare la pena, che è stata di due anni e 8 mesi con il beneficio della sospensione condizionale. Quasi contemporaneamente la Guardia di Finanza ha bloccato un pusher di nazionalità nigeriana, a Botteghino stava cedendo delle dosi di cocaina a degli acquirenti. Dopo averlo arrestato, i militari delle Fiamme Gialle hanno perquisito anche la sua abitazione in città, in casa aveva sostanze che servono per tagliare la droga. In questo caso il processo per direttissima è iniziato, ma la prossima udienza si terrà il 10 gennaio per dare il tempo che vengano compiuti degli accertamenti tecnici. Il terzo episodio è avvenuto a Monchio delle Corti, dove i carabinieri sono intervenuti perché fonti confidenziali avevano riferito della presenza di uno spacciatore. In un locale è stato fermato un 38enne dello stesso comune, vicino a lui è stato trovato un pacchetto di caramelle con alcune dosi di coca all’interno, ma niente provava che fosse suo. I carabinieri voluto perquisire anche la sua auto che era all’esterno, e nel baule hanno trovato 22 grammi di cocaina. In questo caso la pena è stata di 10 mesi con la sospensione condizionale.