Giovedì, 18 Ottobre 2018 10:58

Processo AEMILIA - i giudici blindati in camera di consiglio all'interno della questura di Reggio Emilia In evidenza

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Quasi 1.000 anni è il conto delle condanne chieste dal pubblico ministero per i 148 imputati di mafia nel processo Aemilia che ha visto concludersi con la 195esima udienza proprio lo scorso 16 ottobre.

I Giudici Francesco Maria Caruso, Cristina Beretti e Andrea Rat si sono chiusi in isolamento in camera di consiglio all'interno della questura di Reggio Emilia, per scrivere la sentenza, attesa non prima di due settimane.

Le accuse ruotano attorno ai legami con il clan 'ndranghetista di Cutro (Crotone), capeggiato dal boss Nicolino Grande Aracri, ai vertici di un famiglia non ancora "accolta" tra i numerosissimi mandamenti  calabresi. L'operazione Aemilia scattò all'alba del 28 gennaio 2015. In quell'occasione scattarono le manette per 117 persone e 224 furono gli indagati. Al processo in abbreviato hanno ricorso  60 imputati con 54 condanne già giunte al  secondo grado di giudizio e le sentenze di Cassazione sono attese per la prossima settimana.

Il dibattoimento, invece, terminato con l 195esima udienza dello scorso 16 ottobre, era iniziato il 23 marzo 2016./Lgc