Mercoledì, 12 Settembre 2018 17:03

Minaccia e raggira l' "amico" disabile: ai domiciliari 24enne parmigiano In evidenza

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Una terribile vicenda fatta di minacce e raggiri per estorcere denaro alla famiglia del giovane disabile. Agli arresti domiciliari B.A., parmigiano, di 24anni che stava iniziando a circuire un altro giovane caratterizzato da analoghe problematiche di natura psichica.

Parma -

Una lunga e complessa attività investigativa ha portato agli arresti domiciliari per B.A., parmigiano di 24anni, per i reati di circonvenzione di incapaci aggravata, minaccia aggravata, truffa aggravata, detenzione illegale di armi.

La vicenda trae origine dalla denuncia di un giovane disabile che stanco del comportamento di colui che si definitiva un "amico", ha trovato il coraggio di denunciare, raccontando di aver subito vessazioni perpetrate a lungo e di essere stato indotto anche a chiedere somme di denaro, sotto minaccia, alla sua famiglia.
B.A., approfittando della fragilità e della debolezza psichica del ragazzo, avrebbe infatti inizialmente cercato di stringere un solido ed esclusivo legame con la vittima, presentandosi alla sua famiglia come un soggetto "generoso" e attento ai problemi di ragazzi difficili; nello stesso tempo, però, gli impediva di frequentare altri amici o la famiglia stessa, facendo in modo che cominciasse a nutrire verso di lui una fiducia esclusiva. Questo morboso attaccamento, pian piano, è degenerato facendo emergere il lato violento di B.A. che, in diverse occasioni, è arrivato a minacciare il ragazzo, anche con delle forbici, di procurare lesioni e danni fisici a lui e alla sua famiglia.

La vittima era molto intimorita poiché B.A., a casa, deteneva delle armi, dei bossoli, dei pugnali, dei manganelli e altri strumenti atti ad offendere.
Con l'aiuto della vittima, poi, era riuscito ad ottenere somme di denaro dai genitori del ragazzo, che poi gestiva direttamente, anche se, in apparenza, veniva consegnato alla vittima. Le scuse erano delle più svariate: un incidente subito o per il pagamento di una multa o per diventare autonomo.

Le condotte criminose attuate da B.A. hanno trovato riscontro anche dal rinvenimento di un libro mastro su cui erano annotati i dati anagrafici della vittima e dei relativi familiari oltre che da altra documentazione tutta sottoposta a sequestro unitamente alle armi, in origine legalmente detenute, utilizzate per concretizzare la condotta illecita.

Il prosieguo delle indagini, poi, ha fatto emergere una realtà inquietante essendo stato accertato che B.A. stava tentando di attuare il medesimo disegno criminoso, con le stesse modalità, iniziando a circuire un altro giovane caratterizzato da analoghe problematiche di natura psichica.