Venerdì, 18 Agosto 2017 15:20

1990, Parma abbraccia Charlie Alpha In evidenza

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Parma abbraccia Charlie Alpha, un equipaggio di soccorso sempre pronto ad alzarsi in volo. La commemorazione di colleghi e autorità in ricordo di Claudio Marchini, Annamaria Giorgio, Corrado Dondi e Angelo Maffei.

Parma 18/08/2017 - Un intero equipaggio perse la vita durante la missione di soccorso con il volo Charlie Alpha: la tragedia è stata ricordata questa mattina, come ogni anno, presso il cippo in via Casati Confalonieri, con la commemorazione delle vittime – il pilota Claudio Marchini, il medico anestesista Annamaria Giorgio, gli infermieri Corrado Dondi e Angelo Maffei – da parte dei colleghi e delle autorità presenti.
L'incidente avvenne alle 8.20 del 18 agosto 1990 quando l'elicottero EHCA Charlie Alpha precipitò sul monte Ventasso, a causa della nebbia fitta, dopo essersi alzato in volo dalla base dell'Ospedale Maggiore di Parma per soccorrere un ferito nell'Appennino reggiano.

A commemorare i colleghi scomparsi in missione di soccorso, le principali autorità cittadine, tra le quali tutti i rappresentanti delle organizzazioni di volontariato che partecipano alla rete di emergenza-urgenza territoriale e i famigliari dell'equipaggio scomparso. "Nel ricordo delle vittime – ha sottolineato il direttore sanitario dell'Ospedale Antonio Balestrino – non arretreremo nel nostro impegno di portare aiuto alle persone che hanno bisogno, grazie al volontariato e alla comunità civile che ci circonda". Il saluto a tutti i colleghi che operano oggi al sistema di soccorso è arrivato anche dal direttore amministrativo dell'Azienda Usl di Parma Marco Chiari che ha messo in luce "la forza tangibile dei valori di riferimento".

Attivo a Parma da 29 anni con il suo primo intervento il 19 luglio 1988 a Varsi, oggi il soccorso con elicottero dei servizi d'emergenza 118 è esteso a tutto il Paese grazie all'utilizzo di elicotteri attrezzati per le emergenze sanitarie che consentono interventi in tempi rapidi e tempestività dell'ospedalizzazione con la possibilità di scegliere il luogo di cura più idoneo a seconda della patologia.
L'attività prevalente dell'elicottero, gestito dalla Centrale operativa 118 Emilia Ovest, è il soccorso primario, cioè quello eseguito direttamente sul luogo dell'evento, ma ugualmente importante è l'attività di trasporto da ospedale a ospedale, in particolare verso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma centro di riferimento regionale – secondo il modello Hub & Spoke – per le elevate specialità di Trauma center, Neurochirurgia, Cardiologia e Cardiochirurgia, Neuroradiologia, Nefrologia, Clinica Chirurgica e trapianti d'organo, Ematologia e Centro trapianti midollo osseo, Centro Ustioni e Terapia intensiva neonatale.

Pronti, via. Decollo in 3 minuti
Nel corso del 2016 gli interventi "dall'alto" sono stati 854 (304 a Parma, 294 a Reggio Emilia e 232 a Piacenza e 24 su altre province), con un andamento in lieve crescita rispetto al 2015 e al 2014, quando l'elisoccorso si levò in volo rispettivamente 826 e 808 volte. Analizzando i dati per luogo di intervento, si rileva che nel 2016, l'elicottero è intervenuto con maggior frequenza sulle strade (46,72%) e nelle abitazioni private (34,78%).

Analizzando i dati per codice di gravità, nel 2016 sono state soccorse e ospedalizzate 384 persone con codice 3 (paziente con immediate minacce alla sopravvivenza), mentre nel 9% circa dei casi non si è reso necessario il ricovero del paziente. Quest'ultimo dato indica una sovrastima della Centrale Operativa 118 al momento della chiamata di soccorso, giustificato dalla necessità di intercettare tutti i casi più gravi.
I mesi di maggiore attività dell'elisoccorso sono solitamente quelli tra maggio e settembre. L'elicottero può alzarsi in volo in condizioni metereologiche che consentano una visibilità pari a 1 chilometro in orizzontale e 150 metri in verticale. Dal momento della richiesta di soccorso, l'elicottero è pronto per decollare entro tre minuti dall'attivazione. Questo lasso di tempo è incomprimibile in quanto legato a procedure aeronautiche, mentre il tempo medio di volo sulle tre province di competenza è di circa 12/13 minuti, fino a un massimo di 20 minuti per le zone più lontane delle tre province.
Al servizio diurno, dal 1° giugno di quest'anno è stato aggiunto il volo notturno che opera a partire dalla base di Bologna. Si tratta di un periodo sperimentale volto a ottimizzare un servizio compreso in una fascia oraria prima scoperta.

L'equipaggio dell'elicottero BK 117 C2 in dotazione alla Centrale Operativa 118 Emilia Ovest è composto da un medico anestesista-rianimatore (proveniente a turno dai Servizi di Anestesia e Rianimazione di Parma, Piacenza e Reggio Emilia), due infermieri dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, di cui uno con compiti di coordinamento della missione e gestione della sicurezza in volo e uno con funzione in prevalenza assistenziale.

Il servizio di elisoccorso è integrato su base regionale e si avvale di 4 mezzi, di cui 3 dislocati presso gli eliporti delle Centrali operative 118 Emilia Ovest (Parma), Emilia Est (Bologna), Romagna (Ravenna). Il quarto, dotato di verricello per il soccorso alpino, è di stanza a Pavullo nel Frignano. L'elisoccorso della Centrale Emilia Ovest effettua servizio anche nelle zone di confine delle province di Mantova, Cremona, Lucca e Massa.

Nel caso dell'elisoccorso di Parma si registra un progressivo aumento degli interventi verso le zone di confine della bassa Lombardia, fino a raggiungere, nei primi 7 mesi di quest'anno, i 14 voli.

Centrale operativa 118 Emilia Ovest
La Centrale Operativa 118 Emilia Ovest dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma gestisce tutte le chiamate di soccorso sanitario per le province di Parma, Piacenza e Reggio.
All'unificazione della Centrale operativa Emilia Ovest, realizzata alla fine del 2014, si è arrivati grazie a investimenti tecnologici e percorsi condivisi con le Conferenze territoriali sociali e sanitarie di tutte le province interessate. Grazie, infatti, ad ambienti di lavoro dotati di strumentazione tecnologiche all'avanguardia, in grado di supportare l'operatore nella precisa localizzazione dell'evento e nelle comunicazione con i mezzi di soccorso, è possibile garantire un livello di sicurezza sempre più elevato con l'ottimizzazione di tutte le attività di chiamata, ottenendo una rapida attivazione dei mezzi di soccorso. La concentrazione delle chiamate di emergenza in un unico punto permette inoltre di ridurre i tempi di attesa prima della risposta di un operatore, attualmente la media è di 5 secondi, pari a due-tre squilli di telefono: entro i 20 secondi vengono risposte il 99,8% delle chiamate.

L'unificazione delle Centrali 118 provinciali in tre sole aree centrali di area vasta è stata prevista e disegnata dalla programmazione del Servizio sanitario regionale: oltre alla centrale Emilia ovest (Piacenza, Parma e Reggio Emilia) sono attive in regione le centrali uniche Emilia est (con sede all'ospedale Maggiore di Bologna, per i territori di Bologna, Imola, Modena, e Ferrara) e la centrale della Romagna (con sede a Ravenna, per le province di Ravenna, Forli, Cesena e Rimini).