Venerdì, 30 Giugno 2017 16:14

Piacenza - Dipendente comunale a prostitute con l'auto del Comune In evidenza

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Fra i dipendenti del Comune di Piacenza, denunciati nell'inchiesta che da ieri sta facendo luce sulla grave truffa dei cartellini di lavoro in cui sono implicate circa 50 persone, c'è anche un 60enne che avrebbe usato un mezzo del Comune per recarsi a prostitute.

L'uomo, in orario di lavoro si intratteneva con una minorenne parzialmente disabile. Grazie a pedinamenti e riprese video, le indagini iniziate alla fine del 2016, condotte da personale della Polizia Municipale e della Guardia di Finanza, hanno portato a far luce sulla situazione.

Oltre al 60enne per il quale sono scattati gli arresti domiciliari, trentanove sono i dipendenti sottoposti all'obbligo di firma e altri 10 sono indagati a piede libero.

 

Il sindaco:"Questa tegola mette a repentaglio alcuni importanti servizi ai cittadini".

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"Sono profondamente rammaricata per il coinvolgimento di una cinquantina di dipendenti comunali in un'inchiesta legata a presunti comportamenti illeciti durante l'orario di lavoro. Ciò non significa però che l'Amministrazione comunale, che soltanto da ieri ho l'onore di guidare, si tiri indietro per quanto concerne i compiti da svolgere e i servizi ai cittadini, ma questa pesante tegola arrivata proprio nel giorno del mio insediamento mette a repentaglio alcuni importanti servizi al cittadino, come ad esempio il Servizio manutenzione e strade. In pochi giorni è accaduto l'impensabile".

Così si esprime Patrizia Barbieri, dal pomeriggio di mercoledì 28 giugno ufficialmente primo cittadino di Piacenza, che prosegue: "Chi ha sbagliato deve pagare e per questo attendiamo fiduciosi che la giustizia faccia il suo corso. Definirmi dispiaciuta è poco, perché è bene sottolineare che i dipendenti comunali dovrebbero per primi avere la consapevolezza del proprio ruolo e del rispetto nei confronti della collettività. Al tempo stesso, so che ci sono tanti dipendenti che svolgono il loro lavoro con professionalità, serietà e dedizione che si sentono feriti e traditi dai loro colleghi, soprattutto dopo avere visto le immagini e il comportamento degli indagati. Ed è proprio su questi dipendenti che l'Amministrazione comunale conta per ripartire e garantire efficienza e trasparenza, anche se quel che si è verificato è gravissimo, soprattutto per un'Amministrazione che muove i primi passi".

"Io per prima – conclude il neo sindaco – intendo dare l'esempio, mettendomi a disposizione della cittadinanza il più possibile. Così dovrà fare anche la maggior parte del personale, che non è mai stato coinvolto in casi di degrado e di corruzione. Sin d'ora posso dire che saranno comunque intensificati i controlli su tutti i dipendenti e, qualora si rendesse necessario, verrebbero adottati dall'Amministrazione comunale i provvedimenti disciplinari previsti dalla legge, senza guardare in faccia a nessuno. E' anche vero che siamo all'inizio di un percorso e c'è tutto il tempo per tirar fuori il meglio da chi ha voglia di lavorare. I fannulloni devono andare a casa e non dobbiamo permettere che le mele marce intacchino quelle buone. Quel che è accaduto ha messo in cattiva luce non solo la categoria dei pubblici dipendenti, ma ha anche danneggiato l'immagine della città e ciò è gravissimo".

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