Venerdì, 19 Maggio 2017 11:00

Sisma in Emilia: 5 anni dopo quasi 9 famiglie su 10 rientrate nelle proprie case In evidenza

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Sisma in Emilia: 5 anni dopo quasi 9 famiglie su 10 rientrate nelle proprie case credits Regione Emilia Romagna

Chiusi tutti i Map, risistemate 417 scuole e 118 costruite nuove, concluse le pratiche di concessione dei contributi alle imprese. Per gli interventi su abitazioni, attività commerciali e aziende concessi contributi per 3,9 miliardi di euro, di cui 1 nell'ultimo anno. E negli ultimi dodici mesi anche l'accelerazione sui centri storici: partita la metà dei cantieri.

Bologna, 19 maggio 2019

Ricostruzione Emilia, a cinque anni dal sisma del maggio 2012. Due le scosse principali, il 20 e il 29, che investirono le province di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, colpendo 54 comuni e i 4 capoluoghi, causando 28 morti e 300 feriti, con 45mila sfollati e 13 miliardi di danni.
Oggi, cinque anni dopo, oltre 14.700 famiglie sono rientrate nelle loro case (600 nell'ultimo anno): nove su dieci delle oltre 16.500 rimaste fuori dalle proprie abitazioni a causa del terremoto, con le restanti in affitto o che risiedono in altri alloggi, ricevendo per questo l'aiuto economico dalla struttura commissariale, e comunque tutte inserite in un percorso di rientro nelle proprie abitazioni. Certo è che nessuno abita più nei prefabbricati: tutti i Map, i moduli abitativi provvisori, sono stati chiusi.
Per la ricostruzione privata – case, uffici, negozi, imprese - sono stati concessi complessivamente contributi per 3,9 miliardi di euro, di cui 1,1 negli ultimi dodici mesi.
Completati i lavori in 5.157 cantieri, con il ripristino di oltre 12.300 abitazioni e 3.500 attività commerciali.
417 le scuole ricostruite o risistemate, 118 quelle costruite nuove, tutte in sicurezza sismica.
Il 60% dei progetti presentati relativi al patrimonio pubblico e ai beni storico-artistici sono cantieri già avviati mentre sempre nell'ultimo anno si è registrata una decisa accelerazione sui centri storici, dove è partita la metà dei cantieri.
Infine, alla ricostruzione hanno lavorato, in 8 casi su 10, aziende emiliano romagnole. E l'economia dell'area del cratere, in cui si produceva il 2% del Pil nazionale, non solo non si mai arrestata ma oggi è tornata a crescere a ritmi superiori rispetto a prima, con l'azzeramento, già dalla fine del 2014, del monte ore di cassa integrazione utilizzato dopo le scosse e un tessuto produttivo più sicuro e ancor più competitivo.

Questo, in sintesi, il resoconto della ricostruzione in Emilia illustrato nella sede della Regione Emilia-Romagna dal presidente della Giunta regionale e Commissario delegato alla ricostruzione, Stefano Bonaccini, e dall'assessore alla Ricostruzione post sisma, Palma Costi. Una ricorrenza, quella dei 5 anni, che il prossimo 29 maggio porterà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, prima a Mirandola (Mo) - dove visiterà il polo scolastico e parteciperà al convegno organizzato dalla Regione su "Fare scuola. Ricostruzione, innovazione e comunità", presente l'assessore Patrizio Bianchi -, poi a Pieve di Cento (Bo), dove inaugurerà la scuola di musica.

"La notte non fa più paura"

Un libro realizzato in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna. Il volume di 119 pagine, edito da Pendragon, racconta la storia attraverso splendide immagini fotografiche della realizzazione dell'omonimo film sul terremoto in Emilia. Il 20 maggio, in occasione del quinto anniversario del sisma in Emilia, il film verrà trasmesso su Sky Cinema Uno alle 23.20.
Il film, opera prima del ferrarese Marco Cassini da un'idea di Samuele Govoni e Stefano Muroni, è stato realizzato con l'obiettivo di raccontare una terra fatta di piccole e medie imprese, sconvolta dal terremoto ma che ha provato a misurarsi con una tragedia così devastante con la volontà di tornare più bella e forte. Il lungometraggio, autofinanziato e prodotto da una piccola casa di produzione, ha ricevuto riconoscimenti e consensi unanimi ed è stato proiettato in molti prestigiosi festival nazionali. Durante la lavorazione del film è stato realizzato un reportage fotografico, composto da immagini provenienti da set e backstage scattate da Enrique Olvera e Marco Caselli, che rappresenta un'importante testimonianza visiva ed emotiva del terremoto. In allegato al libro, il dvd del film.