Venerdì, 10 Giugno 2016 12:33

Picchiata e umiliata davanti ai figli: salva per aver denunciato il compagno In evidenza

Scritto da

Racconto di ordinaria violenza sulle donne: arrestato un 36enne di Caserta per maltrattamenti in famiglia aggravati. La compagna ha avuto il coraggio di andare dai carabinieri poi è sparita. Per paura. I militari l'hanno rintracciata, per fortuna...

di Alexa Kuhne

Parma, 10 giugno 2016

Era ossessionato. Tanto da tenerla segregata, serrando perfino le finestre.
La sua gelosia lo accecava, rafforzata dall'abuso di droghe e alcol. E lei, 28 anni, due figli di 5 e 3 anni, avuti dal suo convivente e carnefice, subiva percosse ed umiliazioni. In silenzio, per proteggere i suoi bambini.
Una storia di quelle, purtroppo, ormai frequenti. Però anche una storia finita bene, che dimostra che avere il coraggio di denunciare evita il peggio.
La ragazza, impiegata in una azienda privata a Mezzani, non ha retto più. Pochi giorni fa, sopraffatta dalla disperazione e dalle continue umiliazioni, fisiche e morali, anche in presenza dei figli, ha chiesto aiuto, andando dai carabinieri.
Nel frattempo, convinta di dover fare qualcosa per salvarsi, prima che fosse troppo tardi, si era fatta refertare per una lunga serie di percosse. I militari dell'Arma l'avevano poi cercata ma lei si era negata. Per il terrore di essere scoperta, per l'angoscia che anche i suoi bambini potessero diventare vittime della furia di quell'uomo, irriconoscibile, diverso da quel ragazzo che aveva conosciuto nel 2010 e con cui aveva deciso di costruire una vita.
Un uomo violento, 36 anni, casertano, con precedenti per reati contro il patrimonio. Tanto sospettoso e dispotico da non permetterle di uscire, di frequentare amiche e vicini, da non consentirle di spendere i soldi guadagnati perché glieli sequestrava, imponendole la sua presenza anche quando lei andava a far la spesa.
Per tutti questi motivi, la giovane donna si era in seguito negata ai carabinieri. Fino a quando loro, insospettiti, non l'hanno raggiunta sul posto di lavoro: l'unico dove poteva avere qualche ora di libertà.
La ragazza, confortata e sentitasi al sicuro, ha preso coraggio e ha confermato tutto quanto detto in precedenza, denunciando definitivamente il suo convivente.
La magistratura e i carabinieri hanno lavorato con la massima efficienza riuscendo, in una settimana, a bloccare l'uomo e ad arrestarlo.
Stamane è stato fermato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia aggravati, perché commessi in presenza dei bambini.