AUSL Piacenza

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Sito ufficiale: www.ausl.pc.it

Le malattie dell'apparato respiratorio rappresentano la terza causa di morte in Italia. Sabato spirometrie e saturimetrie gratuite con il personale della Pneumologia -

Piacenza, 28 maggio 2014 -

Anche quest'anno l'Azienda Usl di Piacenza aderisce alla giornata del respiro, manifestazione di mobilitazione della Pneumologia italiana che intende sensibilizzare la popolazione sui problemi della salute respiratoria, con particolare riguardo alla conoscenza delle patologie polmonari croniche e ai fattori di rischio a essere correlati, quali fumo di tabacco e inquinamento ambientale.
L'unità operativa di Pneumologia dell'ospedale Guglielmo da Saliceto scende in piazza a favore della prevenzione: sabato 31 maggio medici e infermieri del reparto saranno in piazza Cavalli dalle ore 8.30 alle 13.
Insieme a loro ci saranno i volontari dell'Associazione piacentina per l'assistenza respiratoria (Apar, aderente a Federallergie).
L'obiettivo è quello di sensibilizzare la popolazione, soprattutto sulla broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO): sarà quindi in distribuzione materiale informativo ed educazionale. Nell'occasione sarà offerta ai cittadini l'opportunità di eseguire spirometrie e saturimetrie gratuite. I medici del reparto saranno inoltre a disposizione per colloqui e delucidazioni sulle malattie respiratorie e sui principali fattori di rischio.
La manifestazione è coordinata e organizzata dalla Federazione italiana contro le malattie polmonari sociali e la tubercolosi, con il diretto coinvolgimento delle società scientifiche pneumologiche Aipo e Simer.
BPCO e asma sono malattie in costante aumento, frequenti e purtroppo sottostimate.
"La bronco pneumopatia cronica ostruttiva – evidenzia Cosimo Franco, primario di Pneumologia all'ospedale di Piacenza – è una malattia progressiva e invalidante che causa un deterioramento delle funzionalità respiratorie attraverso una ostruzione irreversibile delle vie aeree e una distruzione delle aree polmonari. Le malattie dell'apparato respiratorio rappresentano la terza causa di morte in Italia dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. "BPCO e asma sono poco conosciute ma il loro impatto sociale ed economico è elevatissimo: basti pensare che, tra ricoveri in ospedale e assenze dal lavoro, pesano in modo notevole sui bilanci statali (nel 2013, 9 milioni di euro la prima, 5 la seconda, pari allo 0,95 punti del Pil).A Piacenza si stimano circa 10000 pazienti con la BPCO e 5000 pz asmatici,ma molti non hanno ancora,purtroppo una diagnosi e,quindi,una terapia medica adeguata".
Insomma, una vera e propria emergenza sociale. Per tutti questi motivi – aggiunge il dottor Franco – l'Ausl di Piacenza ha deciso di potenziare la degenza ospedaliera, aumentando progressivamente i posti letto di Pneumologia. Dai 6 precedenti, si arriverà a regime a disporne di 12, nella nuova collocazione (polichirurgico, terzo piano, blocco A).
"Il nostro reparto fa parte ora del dipartimento di Emergenza Urgenza e si occupa della presa in carico dei malati che hanno necessitano di ventilazione meccanica non invasiva per il trattamento di insufficienza respiratoria acuta e cronica riacutizzata".
"Il nostro impegno per ridurre l'impatto sociale ed economico di queste patologie – conclude il primario – è quello di arrivare il più possibile a diagnosi precoci e a combattere l'abitudine al fumo, che è una delle cause più importanti dei problemi respiratori".

(Fonte: ufficio stampa Ausl Piacenza)

Domenica, seconda edizione del torneo di calcio a favore dell'Associazione piacentina per lo studio e la cura delle leucemie e altre malattie del sangue (Apl) -

Piacenza, 23 maggio 2014 -

Domenica 25 maggio alle ore 17, nel campo da calcio dell'Associazione sportiva Spes in via Anguissola 7, si terrà la seconda edizione del torneo di calcio a favore dell'Associazione piacentina per lo studio e la cura delle leucemie e altre malattie del sangue (Apl). Le squadre saranno formate da operatori, pazienti, familiari e amici del reparto di Ematologia con il sostegno dei tesserati della società Spes.
A fine partita seguiranno aperitivo e grigliata.
L'invito a partecipare all'iniziativa è esteso a tutti, grandi e piccoli, per giocare, tifare, mangiare e stare insieme.
Chi vuole aderire all'iniziativa, può chiamare il numero 0523.303719 (Day hospital di Ematologia) o mandare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
I fondi contribuiranno – spiega il primario di Ematologia Daniele Vallisa – a istituire una borsa di studio per un medico che si dovrà dedicare in parte all'assistenza dei malati e in parte alla ricerca clinica per il miglioramento delle cure.

In allegato la locandina scaricabile 

(Fonte: ufficio stampa Ausl Piacenza)

Anche quest'anno l'Azienda Usl di Piacenza partecipa alla giornata mondiale della tiroide, evento che mira a sensibilizzare l'opinione pubblica e il mondo scientifico sui crescenti problemi legati alle patologie a essa correlate.

Piacenza, 22 maggio 2014 -

Sabato 24 maggio l'ambulatorio di Endocrinologia sarà aperto agli utenti per esecuzione di visite ed ecografie, in pazienti che non si sono mai sottoposti a tale prestazione, pur avendo una familiarità prossima per patologia tiroidea.
L'appuntamento è dalle ore 8 alle ore 13, nel nucleo antico dell'ospedale di Piacenza.
"Le malattie della tiroide – spiega Daniela Pancotti, responsabile di Endocrinologia e malattie del metabolismo, unità che fa capo alla Medicina interna diretta da Davide Imberti - sono di frequente riscontro nella popolazione generale, con una forte predilezione per il genere femminile, e possono colpire tutte le età, compresa l'età fetale e neonatale".
La causa più frequente nella popolazione mondiale è la carenza alimentare di iodio che si manifesta con un aumento di volume della tiroide ("gozzo").
Oltre al personale del reparto cittadino, sabato sarà presente Alessandra Soriani, endocrinologa della Medicina interna all'ospedale di Castelsangiovanni.
"La più efficace prevenzione del gozzo e dei noduli tiroidei – chiarisce la specialista - è la iodoprofilassi, facilmente attuabile mediante l'uso di sale fortificato con iodio, ovunque ampiamente disponibile".
Con il diffondersi dell'ecografia tiroidea, spesso si riscontrano noduli asintomatici, di dimensioni anche molto piccole (inferiori al centimetro), con una frequenza che aumenta progressivamente con l'età e pone il problema di una possibile presenza di tumore. Fortunatamente, le neoplasie maligne della tiroide sono rare (circa l'1 per cento di tutti i noduli) e sono suscettibili di terapie efficaci nella maggior parte dei casi.
"D'altra parte – aggiunge la dottoressa Pancotti - gli esami ecografici "a tappeto" su ampie fasce di popolazione non devono rappresentare uno strumento di diagnosi indiscriminata di patologia tiroidea, vista la bassa percentuale di tumori maligni presenti nei soggetti affetti da nodularità tiroidea". Si rischia pertanto, con uno screening universale, di creare inutili preoccupazioni. Le società scientifiche endocrinologiche mondiali raccomandano infatti un utilizzo mirato e non su larga scala dell'esame ecografico della tiroide.
"È compito dello specialista selezionare quei casi che richiedono un approfondimento diagnostico e terapie adeguate". Se la patologia è diagnosticata nella fase iniziale non presenta difficoltà di cura. Nelle aree dove la popolazione ha un adeguato apporto alimentare di iodio un fattore che gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo delle malattie della tiroide è l'autoimmunità, che può dare origine ad ipotiroidismo (tiroidite di Hashimoto) o ipertiroidismo (morbo di Basedow).
L'ipotiroidismo può essere riscontrato nell'8-10 per cento della popolazione generale, ma oltre i 75 anni può colpire 1 su 5 donne. Resta spesso non diagnosticato perché lieve e si manifesta con sintomi sfumati e clinicamente non rilevanti.
L'ipertiroidismo clinicamente manifesto colpisce invece il 2-3 per cento della popolazione generale, ma la prevalenza delle forme più lievi raggiunge il 5-6 per cento, specie nelle fasce di età più avanzate. La frequenza dell'ipertiroidismo è fino a due volte più elevata nelle aree di carenza iodica rispetto a quelle iodo-sufficienti. Sia l'ipertiroidismo che l'ipotiroidismo, una volta diagnosticati, possono essere curati con relativa facilità.
All'Ausl di Piacenza è già in atto una procedura per affrontare in modo celere le urgenze, le visite, le ecografie tiroidee o controlli citologici, in accordo con il medico di famiglia.
Nel percorso, ove necessario, viene allertato anche il servizio di Medicina nucleare, di cui è responsabile Monica Mori. La stessa proficua collaborazione caratterizza anche l'interfaccia con la Ginecologia e Ostetricia.

(Fonte: ufficio stampa Ausl Piacenza)

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