Mercoledì, 30 Maggio 2018 16:17

La Comal Industria Alimentare di Novi di Modena torna a casa

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Ricostruzione, la Comal Industria Alimentare di Novi di Modena torna a casa. Intervento da oltre 8,3 milioni di euro: dalla Regione un contributo di oltre 6,7 milioni di euro. Bonaccini: "Un'altra azienda che ha affrontato con successo il dramma del sisma, siamo orgogliosi del suo rientro dopo aver delocalizzato temporaneamente la produzione".

"Un'altra azienda del territorio che ritorna a lavorare e produrre in Emilia-Romagna, grazie a un intenso lavoro svolto da istituzioni locali e proprietà per non perdere il contatto con un marchio prestigioso".
Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna e commissario delegato alla Ricostruzione, Stefano Bonaccini, durante l'inaugurazione del nuovo stabilimento della Comal Industria Alimentare, ieri mattina a Novi di Modena.
L'azienda, che produce salumi di alta qualità, a causa del sisma del 2012 aveva delocalizzato l'attività nella sede di Salara (Rovigo), dove aveva continuano la produzione per sei anni.

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"Abbiamo sostenuto la ferma volontà di questa impresa di voler rientrare a casa, nonostante le facilitazioni e risorse che pure la Regione Veneto aveva offerto alla proprietà", ha continuato Bonaccini. "La delocalizzazione temporanea forzata è stata una necessità per continuare l'attività e salvaguardare l'occupazione. È la storia di tante imprese di questa regione, che hanno affrontato il dramma del terremoto rimboccandosi le maniche. E i risultati ci sono, e lo dicono con chiarezza i dati che ci parlano della concreta ripresa dell'economia, con grande merito di imprenditori e lavoratori di tutta l'area del cratere. Non dimentichiamo però che sono stati anni duri, e il nostro impegno è stato quello di non lasciare indietro nessuno".
Grande soddisfazione per il ritorno assieme a tutti i dipendenti è stata espressa dal titolare della Comal, Claudio Barbolini.
Il costo della ricostruzione dell'azienda è stato di circa 8,3 milioni di euro. Il contributo regionale per gli immobili è stato di 1 milione e 709 mila euro, mentre per la delocalizzazione temporanea e i beni strumentali sono stati erogati oltre 5 milioni, a cui si aggiungono 1 milione e 616 mila euro da assicurazione.
Alla cerimonia erano inoltre presenti il sindaco Enrico Diacci e il parroco don Ivano Zanoni. /AA

 

Fonte: Regione ER